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Il design del Cilindro Monolucido: le alternative all’utilizzo di saldature

Cilindro Monolucido | Nicola Biagi, 29 giugno 2021

Per quanto riguarda il design strutturale del Cilindro Monolucido (o Yankee Dryer), le componenti interessate sono, principalmente, il mantello e la tipologia di accoppiamento previsto tra le testate e il mantello stesso. Le comuni soluzioni costruttive per i mantelli utilizzano la tecnica dell'assemblaggio mediante saldatura di più lamiere rullate, e la tecnica della saldatura viene anche utilizzata da più costruttori per unire le testate al mantello.

A causa della loro stessa natura, alle saldature strutturali è sempre associata una certa dose di rischio la cui minimizzazione comporta il rispetto di rigorosi ed onerosi protocolli di ispezione periodica a cui gli Yankee Dryer devono essere sottoposti. Grazie ad A.Celli, questi rischi e i relativi costi di gestione possono essere annullati attraverso l'utilizzo di tecniche costruttive altamente innovative.

Mantello saldato o forgiato: le principali differenze

Il mantello di uno Yankee Dryer in acciaio viene costruito tradizionalmente con la tecnica della saldatura, che prevede le seguenti fasi principali:

  • La centinatura per rullatura delle lamiere d’acciaio;
  • L’unione di queste lamiere mediante saldature circonferenziali e longitudinali per formare il cilindro;
  • L’unione delle testate al mantello tramite due saldature circonferenziali, anche queste a piena penetrazione;
  • Trattamenti termici totali e locali per la distensione delle tensioni dovute alla centinatura e alla saldatura
  • La lavorazione di tutti i pezzi fino a raggiungere i profili e le dimensioni finali desiderate.

Le saldature in oggetto, durante il funzionamento dello Yankee, sono sottoposte a stati di sollecitazione ciclici intensi. Per questo é necessario ispezionarle regolarmente mediante controlli che possono essere sia di tipo visivo che eseguiti con l’ausilio di altri strumenti più o meno sofisticati, al fine di evidenziare l'insorgere e la propagazione di cricche. Si va dai comuni test con liquidi penetranti (PT), ai test agli Ultrasuoni (UT) fino ad arrivare, soprattutto a seguito di incidenti anomali, al test di Emissione Acustica (AET). La maggior parte di questi controlli deve essere eseguita dall'interno dello Yankee Dryer, portando a tempi di fermo addizionali necessari per il suo raffreddamento e riscaldamento.

Per ovviare a questi problemi, A.Celli ha sviluppato Yankee Dryer in acciaio dotati di mantello monoblocco forgiato ottenuto a partire da un unico lingotto di acciaio. Il suo processo di fabbricazione prevede le seguenti fasi:

  • Riscaldamento del lingotto a una temperatura di oltre 1200°C;
  • Pre-forgiatura di un monoblocco toroidale a partire dal lingotto;
  • Laminazione circolare a caldo fino a raggiungere la dimensione diametrale e di spessore necessari per il manufatto grezzo;
  • Trattamenti termici

Il risultato è un mantello isotropo di materiale omogeneo con un’elevatissima stabilità di forma e privo di saldature che non necessita di controlli periodici e non presenta problemi di deformazione, sia durante la fase di lavorazione sia durante l’utilizzo sotto condizioni di pressione e temperatura di funzionamento variabili. Un vantaggio tangibile sia di tempo che di costi rispetto al tradizionale mantello saldato.

Accoppiamento testate-mantello: le alternative alla saldatura

Nella fase di giunzione delle testate con il mantello, solitamente, entrano in gioco delle saldature strutturali a piena penetrazione che uniscono e sigillano le due parti, garantendo la sicurezza necessaria che permette allo Yankee di lavorare con pressioni interne fino a 11 bar. Anche queste saldature necessitano degli stessi controlli periodici già visti per il mantello al fine di verificarne l’integrità o la presenza di eventuali cricche.

Un’alternativa che non prevede saldature, ideata da A.Celli, è quella implementata negli Yankee Dryer iDEAL® Forged YD, dove l’accoppiamento tra testate e mantello forgiato avviene tramite l’utilizzo di viti. In questo modo si eliminano le saldature tra testate e mantello e le relative ispezioni, con un notevole risparmio in fatto di tempo e di costi.

Un tradizonale Yankee Dryer in acciaio con mantello saldato e testate anch’esse saldate al mantello deve subire un'ispezione visiva interna ogni anno, un’ispezione delle saldature con ultrasuoni dopo i primi due anni di funzionamento e, successivamente, un’ispezione agli ultrasuoni ogni cinque anni. Per uno Yankee Dryer con testate avvitate, invece, il TAPPI raccomanda un’ispezione con ultrasuoni delle viti ogni 5 anni, con costi nettamente inferiori in fatto di ispezioni.

Per ridurre ulteriormente il numero di ispezioni necessarie e i tempi addizionali di indisponibilità della linea che ne derivano, A.Celli ha ideato un nuovo, innovativo, sistema di accoppiamento del mantello con le testate di cui saranno dotati i nuovi Yankee Dryer della famiglia Evo-Lock®.

A.Celli iDEAL® Evo-Lock®: niente saldature né bulloni

Se un mantello in acciaio veniva accoppiato alle testate tramite una o più saldature strutturali, nel caso di Yankee tradizionali, o tramite viti, nel caso dell’iDEAL® Forged YD, A.Celli è riuscita a superare entrambi questi sistemi sviluppando un nuovo metodo di accoppiamento che non utilizza saldature strutturali nè viti, implementato nel nuovo Yankee Dryer iDEAL® Evo-Lock®. 

Questo sistema permette di ridurre enormemente i tempi di downtime della linea necessari per portare a termine le dovute ispezioni, anche rispetto al precedente iDEAL® Forged YD, consentendo così di ottenere un significativo aumento di produttività senza sacrificare nè la qualità del prodotto ottenuto nè la sicurezza intrinseca del cilindro monolucido.

Vuoi sapere come tutto questo è possibile e quanto tempo dedicato alle varie ispezioni potresti risparmiare? Scarica gratuitamente il nostro eBook “Come il nuovo Yankee Dryer A.Celli Evo-Lock® consente di ridurre il numero di ispezioni necessarie”.

Come il nuovo Yankee Dryer A.Celli iDEAL EvoLock