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Macchina da stampa flessografica

  • Che cos’è una macchina da stampa flessografica?
  • Stampa flessografica per prodotti igienico-sanitari
  • Le sfide da superare per ottenere una stampa flessografica di alta qualità
  • La miglior macchina da stampa flessografica per i prodotti igienico-sanitari

La stampa flessografica è una forma di stampa rotativa in cui inchiostri ad asciugatura rapida vengono trasferiti da lastre da stampa flessibili, dette clichè, a un substrato.

Questa tecnologia viene utilizzata principalmente per la stampa su larga scala di testo e immagini su un’ampia varietà di materiali come plastica, film metallici, carta e tessuti non tessuti. I vantaggi della stampa flessografica sono molti, tra cui:

  • La possibilità di modificare rapidamente i progetti di stampa
  • Facilità di regolazione del passo stampa del motivo desiderato
  • Velocità del processo produttivo il quale, una volta completato il setup iniziale, diventa completamente automatizzato
  • La possibilità di utilizzare un’ampia varietà di tipi di inchiostro
  • Ecosostenibilità, quando vengono utilizzati inchiostri a base d'acqua
  • Bassa manutenzione, con parti che tendono ad avere una lunga vita operativa.

Che cos’è una macchina da stampa flessografica?

A.Celli - Che cos’è una macchina da stampa flessografica?

La flessografia fu creata come metodo di stampa basato sul timbro e la prima macchina da stampa flessografica fu costruita a Liverpool, in Inghilterra, nel 1890, da parte dell’azienda Bibby, Baron and Sons. Questo metodo divenne noto come stampa all'anilina, poiché all'inizio del 1900 veniva utilizzato inchiostro a base di olio di anilina.

Per tutto l'inizio del XX secolo, la stampa flessografica è stata utilizzata per gli imballaggi alimentari negli Stati Uniti, fino a quando la FDA dichiarò che l'inchiostro utilizzato non era sicuro per questa tipologia di prodotti; inchiostri reputati tali furono sviluppati solo nella metà del ‘900. Nel 1951 questo processo venne ufficialmente denominato stampa flessografica.

Nel corso dei decenni, la qualità della stampa è notevolmente migliorata grazie a inchiostri, cliché e macchine di miglior fattura. La macchina da stampa flessografica odierna utilizza un processo a due fasi: prestampa e stampa. La prima fase è quella dove vengono effettuate tutte le preparazioni necessarie, tra cui:

  • Realizzazione dei cliché che saranno utilizzati per stampare il disegno sul substrato (vengono realizzati più cliché, uno per ogni colore del motivo scelto)
  • Montaggio dei suddetti clichè sulle apposite maniche
  • Preparazione dell'inchiostro

Una volta completata la fase di prestampa, le maniche vengono montate sulla macchina da stampa e l'inchiostro viene pompato nel sistema di alimentazione di inchiostro. Sono presenti più stazioni di stampa, una per ogni singolo colore, nelle quali avviene il seguente processo:

  1. Il cilindro anilox viene alimentato tramite il sistema di alimentazione di inchiostro utilizzando la racla a camera chiusa 
  2. Successivamente, Il cilindro anilox viene posto a contatto del clichè, supportato da un cilindro detto porta-clichè, in modo da trasferire mediante pressione adeguata il quantitativo desiderato di inchiostro.
  3. Durante il trasferimento dell'inchiostro, la racla del cilindro anilox fa sì che sul clichè rimanga una quantità uniforme e ben distribuita di inchiostro
  4. Il substrato da stampare si inserisce tra il cliché e il cilindro di contro-pressione.
  5. Il clichè viene appoggiato al substrato avvolto sul cilindro di contro-pressione, ottenendo così la stampa del colore desiderato
  6. Il substrato stampato viene fatto passare attraverso un essiccatore.
  7. Infine, il substrato viene passato alla stazione di stampa successiva e il processo viene ripetuto fino ad ottenere l’immagine desiderata.

Stampa flessografica per prodotti igienico-sanitari

A.Celli - Stampa flessografica per prodotti igienico-sanitari

I prodotti igienico-sanitari sono comunemente caratterizzati da design accattivanti. Perchè? Semplice: perché i prodotti stampati vengono preferiti dai consumatori finali e, cosa più importante, possono migliorare la brand awareness dell'azienda. I principali prodotti igienico-sanitari che vengono sottoposti alla stampa sono:

  • Pannolini
  • Prodotti per l’igiene femminile

Oltre a questi, anche se meno frequentemente, è possibile trovare altri prodotti stampati come ad esempio mascherine, salviette asciutte e salviette per la pulizia domestica.

Per stampare questa tipologia di prodotti gli aspetti da tenere in considerazione sono le caratteristiche del materiale su cui stampare, e da qui il suo corretto tensionamento lungo l’intero processo, e il tipo di inchiostro da utilizzare.

Materiali

Il materiale utilizzato ha un ruolo fondamentale nel processo di stampa. Questi variano a seconda del prodotto preso in considerazione:

  • Polietilene a bassa densità (LDPE) e film traspiranti, comunemente utilizzati nei pannolini. I prodotti che utilizzano questi materiali sono generalmente realizzati per essere resistenti allo strappo e per avere una superficie esterna impermeabile, proprietà che possono rendere difficile l'applicazione dell'inchiostro durante il processo di stampa.
  • Spunbond per lo strato esterno delle mascherine e per i prodotti per l’igiene femminile

Tecnologia

La tecnologia per la stampa flessografica ha compiuto dei significativi passi in avanti negli ultimi decenni. I progressi principali includono l'utilizzo di un singolo cliché per ogni colore utilizzato nel motivo e un'ampia varietà di inchiostri, tra cui:

  • Inchiostri a base di solvente
  • Inchiostri a base di acqua
  • Inchiostri UV

E’ importante sottolineare che la stampa flessografica può essere un processo ecosostenibile se vengono utilizzati inchiostri a base di acqua, poiché questi non rilasciano alcun Composto Organico Volatile (COV) nell'ambiente.

Oltre all’inchiostro utilizzato, altrettanto importante è il controllo della tensione del velo prima, durante e dopo il processo di stampa. Nel corso degli anni, l'industria del tessuto non tessuto ha visto un incremento, per motivi economici, dell’utilizzo di materiali sempre più sottili.

Poiché al diminuire dello spessore diventa sempre più difficile controllare la tensione, ciò ha richiesto l'introduzione di avanzati controlli della tensione sullo svolgitore, sulla macchina da stampa e sull'avvolgitore.

Come ottimizzare il processo di stampa flessografica per i prodotti igienico-sanitari

Le sfide da superare per ottenere una stampa flessografica di alta qualità

A.Celli - Le sfide da superare per ottenere una stampa flessografica di alta qualità

Passo stampa costante

Uno dei problemi più comuni e significativi è la variabilità del passo stampa, e questa può essere influenzata sia dalla stessa stampante flessografica che dalle macchine a monte e a valle di questa.

Tra le sfide che dobbiamo superare possiamo trovare:

  • Ottenere un passo stampa costante, a partire dal diametro esterno della bobina fino all'anima, in relazione alle richieste del cliente. Se il passo stampa è errato, l'intero lotto di produzione deve essere scartato con costi enormi per il produttore.
  • Più grande diventa la bobina, più il passo stampa può variare, poichè avremo diversi tensionamenti in base al diametro.
  • Gestire l'invecchiamento, ovvero l'allungamento del passo stampa nelle spire esterne della bobina stampata con il passare del tempo. Lo stesso fenomeno accade anche sui macchinari per la laminazione.

Corretto tensionamento del velo

Strettamente correlata al problema della variabilità del passo stampa, vi è la necessità di raggiungere e mantenere una corretta tensione del velo durante tutto il processo di stampa, che coinvolge anche le macchine a monte (svolgitori) e a valle (avvolgitori) della stampante flessografica.

Una tensione corretta e costante è infatti fondamentale per evitare problemi come il restringimento o l'allungamento del materiale, che portano a loro volta all’allungamento del passo stampa. Pertanto, le macchine coinvolte nel processo di stampa devono operare in armonia per dare un prodotto finale di alta qualità, correttamente stampato e avvolto.

Taglio longitudinale

Un altro problema comune nel processo di stampa flessografica si verifica nella fase di taglio longitudinale. Quando si stampa un prodotto che dovrà essere successivamente tagliato in un certo numero di strisce di larghezza definita, al fine di ottenere bobine più piccole (ad esempio per prodotti come pannolini o assorbenti), è necessario allineare e centrare la stampa rispetto al prodotto per ottenere il risultato desiderato ed evitare errori, con conseguente scarto di materiale.

In casi come questo, una tecnologia che permette il posizionamento e l'allineamento automatico dei coltelli rispetto alla macchina da stampa, come la nostra soluzione A.Celli SLITTOMATIC®, può essere considerato un punto di svolta.

Costanza e stabilità delle performance della stampante flessografica

Nel settore igienico-sanitario le tirature sono generalmente lunghe e il numero dei setup è basso. Quindi la macchina da stampa flessografica, in questa tipologia di produzioni, lavora senza interruzioni per lunghi periodi, fino ad arrivare anche a 24 ore di fila.

Questo può portare ad una serie di problemi, come ad esempio il riscaldamento delle spalle causato dalla temperatura dei motori che può portare a deformazioni geometriche nell’immagine stampata.

Per questo motivo, una delle richieste principali è quella di garantire la costanza e la stabilità delle prestazioni della macchina da stampa per lunghi periodi di lavorazione.

Riduzione degli scarti di materiale

Lo spreco di materiale, che avviene principalmente in fase di setup e, se la macchina non funziona correttamente, in fase di stampa, può rappresentare un grosso problema in termini di costi sostenuti.

La maggior parte degli avvolgitori nel mercato della stampa spreca, ad esempio, una media di 350 metri di materiale per ogni ogni cambio di setup. Inutile dire che una macchina da stampa flessografica in grado di ridurre questo spreco di materiale porterà ad un significativo risparmio in termini di tempo e denaro.

Asciugatura degli inchiostri a base di acqua

L’ecosostenibilità è un tema particolarmente sentito dalle aziende del settore tissue e tessuto non tessuto. L'utilizzo di inchiostri a base di acqua sta diventando lo standard di settore, anche grazie al fatto che in alcune zone del mondo, come ad esempio in molte aree della Cina, gli inchiostri a base di solvente sono stati banditi. Inoltre, abbracciando la filosofia “green”, le aziende possono godere di risparmi significativi sui costi di smaltimento che, in caso contrario, dovranno essere sostenuti.

Tuttavia, la stampa con inchiostri a base di acqua può presentare problemi legati alla loro asciugatura. In altre parole, è necessaria una macchina da stampa flessografica che, soprattutto ad alte velocità, sia in grado di far evaporare completamente l'acqua e di lasciare la parte pigmentata sul prodotto.

La miglior macchina da stampa flessografica per i prodotti igienico-sanitari

A.Celli - La miglior macchina da stampa flessografica per i prodotti igienico-sanitari

Quando sei alla ricerca di una stampante flessografica per i tuoi prodotti igienico-sanitari, vuoi una soluzione che sia in grado di risolvere tutti i problemi sopra descritti.

Noi di A.Celli, grazie alla nostra lunga esperienza nel settore igienico e della profonda conoscenza dell'intero processo produttivo, delle caratteristiche che deve avere un prodotto finale di alta qualità e delle necessità del cliente, abbiamo progettato la stampante flessografica IRIDIUM®. La nostra soluzione è, infatti, in grado di:

  • Controllare e gestire il passo stampa dall'inizio alla fine del processo produttivo per ottenere una stampa impeccabile, grazie a soluzioni come il sistema interattivo di regolazione del passo stampa e lo Slittomatic®, un sistema per il posizionamento automatico dell'unità di taglio rispetto alla stampante.
  • Controllare dinamicamente la tensione dei materiali sottili, per assicurare una tensione perfetta e costante durante l'intero processo di stampa
  • Eliminare i problemi che possono sorgere durante le lunghe tirature
  • Ridurre drasticamente gli sprechi durante le fasi di setup e di stampa grazie, ad esempio, al sistema per le pressioni di stampa automatiche, che permette di calcolare tramite algoritmi ed elaborazioni software il contatto ottimale tra cliché e materiale da stampare e tra il cliché e cilindro anilox, evitando qualsiasi intervento dell'operatore e i relativi scarti
  • Fornire un'asciugatura efficiente degli inchiostri a base di acqua, indipendentemente dalla velocità operativa di stampa (600 mpm e oltre).

A.Celli IRIDIUM®, inoltre, offre:

  • La possibilità di utilizzare anche inchiostri a base solvente e inchiostri UV
  • fino a 10 unità colore
  • Asse servoassistito
  • Taglio longitudinale in linea fino a 60 mm
  • Pacchetto a bassa tensione 

Per quanto riguarda gli optional, vi è la possibilità di equipaggiare la propria macchina da stampa con:

  • Sistema di lavaggio automatico
  • Detergente CI
  • Controllo della viscosità dell'inchiostro
  • Sistema di cambio manica automatico
  • Sistema di visione al 100%

Questo consente all'utente di disporre di un sistema di stampa flessografica completamente automatizzato in grado di realizzare prodotti stampati della massima qualità senza la necessità di continue regolazioni manuali.

Inoltre, la macchina da stampa IRIDIUM® può essere integrata sia con le soluzioni progettate da A.Celli per il settore del tessuto non tessuto, tra cui l’iREEL, il Nexus e la macchina di laminazione F-LINE®, sia con gli altri sistemi già esistenti nel tuo impianto, fornendo così un sistema integrato completo in grado di ottenere una produzione veloce e senza difetti con il minimo spreco e con un occhio di riguardo all'ecosostenibilità.

Contattaci per maggiori informazioni sulle nostre soluzioni di stampa A.Celli IRIDIUM® o per richiedere una consulenza gratuita.

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