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A.Celli intervista Matt Carey: uno sguardo sul settore dei tessuti non tessuti durante l’emergenza COVID-19

covid19 | Simone Morgantini, 4 giugno 2020

L'emergenza COVID-19 ha mandato il mondo in tilt. Tuttavia, questa situazione si è rivelata un vantaggio per l'industria dei tessuti non tessuti, che ha dovuto incrementare notevolmente la produzione di dispositivi di protezione individuale (DPI). Oltre a questo, anche l'aumento dell'utilizzo di mascherine da parte del grande pubblico ha ovviamente contribuito ad innalzare la domanda.

Noi di A.Celli volevamo avere una visione d'insieme degli effetti della pandemia di COVID-19 e delle conseguenti ripercussioni sull'industria e sul mercato dei tessuti non tessuti. Per questo abbiamo parlato con Matt Carey, editore di Nonwovens Industry, che ha avuto la possibilità seguire da vicino il settore nel suo complesso ed è per questo una delle persone più indicate per far luce su ciò che sta accadendo.

D: In che modo l’industria del tessuto non tessuto sta rispondendo all'attuale situazione di emergenza?

R: L'industria dei non tessuti è, in un certo senso, particolarmente adatta a prosperare in questo periodo di emergenza. Altri settori, come quello automobilistico, della filtrazione e dell'abbigliamento, stanno incontrando venti contrari e potrebbero riscontrare un po' di problemi quest'anno. Tuttavia, poiché i prezzi delle materie prime rimangono a livelli storicamente bassi, i tessuti non tessuti rimangono un bene altamente efficiente e competitivo, quindi mi aspetto di vedere tornare risultati positivi in queste e in altre aree entro il 2021.

D: Ci dica di più sulla domanda dei consumatori per i prodotti igienici, medicali e per le salviette, e su come questa sta guidando la produzione di tessuti non tessuti

R: I tre principali settori di consumo - igienico, medicale, salviette - stanno producendo ad un ritmo molto elevato perché la domanda dei consumatori per questi prodotti è cresciuta esponenzialmente. La domanda di meltblown, il tessuto non tessuto che ha la funzione più importante nelle mascherine, è così alta che il principale fornitore di macchinari per la sua produzione, Reicofil, si è impegnato pubblicamente per una consegna in sei mesi per cercare di venire incontro ai propri clienti. 

David Price dell’azienda di consulenza Price Hanna riporta in uno dei webinar tenuti da Nonwovens Industry, "Adjusting to the Health & Hygiene Future", in che modo i mercati del settore igienico hanno registrato una simile impennata poiché lo stoccaggio ha spinto un numero significativo di fornitori di SS/ SMS al pieno utilizzo delle loro capacità produttive.

D: In che modo i players del settore stanno rispondendo a questo incremento di domanda?

R: Oltre all'aumento della produzione, si segnala un’ascesa delle pratiche di near-sourcing, ovvero lo sviluppo di catene di approvvigionamento a carattere maggiormente locale. Questo avrà un forte impatto sulla produzione di tessuti non tessuti. Nello stesso webinar Pricie Hanna si concentra su come la cosiddetta "offerta strategica" di risorse pandemiche sposterà la bilancia della produzione spunmelt verso l'Europa e il Nord America, assicurando continui investimenti a livello mondiale in capacità produttiva localizzata, nonostante gli investimenti cinesi crescano rapidamente per quanto riguarda il loro consumo interno. 

Questo processo è stato spiegato anche in un'intervista esclusiva rilasciata da David Parks di Berry Global all'editrice Karen McIntyre. In questa intervista Parks racconta di come la sua azienda abbia reimpiegato la totalità delle proprie risorse spunmelt per poter soddisfare la domanda esistente e descrive il tipo di aumento di capacità produttiva che ritiene sarà necessario per soddisfare le esigenze future, sia per quanto riguarda il mercato medicale che per quello delle salviette, in cui lo spunbond svolge un ruolo sempre maggiore. Tra il settore delle salviette e quello medicale, le prove fanno pensare che lo stress sulla quantità di spunmelt disponibile metterà alla prova l’altrimenti costante fornitura di prodotti per l'igiene, anche se produttori e brand stanno cercando di bilanciare le proprie risorse per adeguarsi all'evoluzione delle preferenze del consumatore.

D: Nonostante l'emergenza, come prevede che si evolverà il mercato nel prossimo futuro (ad esempio nuove tendenze, investimenti, prodotti...)?

R: Man mano che questa situazione si evolve e anche quando la pandemia COVID-19 si attenuerà, gli investimenti a livello mondiale nei mercati dell'igiene, della medicina e delle salviette  continueranno. La capacità di spunbond, meltblown, spunlace e airlaid dovrebbe continuare a crescere e trovare maggiori efficienze grazie alla tecnologia.

Non solo, ma il mercato delle materie prime incontrerà nuove opportunità e sfide dovute al cambiamento dei modelli di approvvigionamento man mano che i produttori stessi guardano sempre più al proprio territorio, alla ricerca di un maggior numero di fornitori locali di fibre e prodotti chimici.

Siamo nella "nuova normalità". I produttori prevedono una crescita in alcune aree dove le nuove abitudini igieniche dei consumatori - utilizzo di mascherine e disinfettanti - rappresentano un fattore permanente o semi-permanente di cui tenere conto nella produzione di tessuti non tessuti. Allo stesso tempo, i prodotti igienici monouso hanno resistito al test dello shock pandemico; facevano parte dei "beni essenziali" che i consumatori accumulavano a Marzo e Aprile.

D: Come pensa che l'economia possa influenzare questi trend?

R: Mentre, secondo le nostre fonti, si prevede una recessione globale nei prossimi 12 mesi, il primo impatto per quanto riguarda il mercato igienico potrebbe essere una transizione delle preferenze verso brand di maggior valore. Come nel caso del meltblown e delle mascherine, le ridistribuzioni su larga scala della capacità produttiva verso la produzione di salviette disinfettanti stanno lasciando altre aree del mercato delle salviette scarsamente servite.

Clorox, RB e i fornitori di private label ​​stanno dichiarando che la piena disponibilità è ancora lontana, quindi la corsa non è solo per riempire gli scaffali, ma anche per soddisfare la domanda prevista di disinfettanti domestici nel tempo.

D: Come risponderà il settore a questi cambiamenti?

R: La capacità produttiva dovrebbe continuare a crescere, trovando addirittura maggiori efficienze grazie a innovazioni come la R5 o l’incremento dell’automazione delle linee. Il mercato delle materie prime incontrerà nuove opportunità e sfide dovute al cambiamento dei modelli di approvvigionamento.

Inoltre, l’utilizzo di materiali sintetici dovrebbe aumentare man mano che le preoccupazioni riguardanti la sostenibilità, tema particolarmente sentito dai consumatori, si allineano più pragmaticamente con le priorità di salute e igiene, sebbene le implicazioni del ciclo di vita completo delle mascherine prodotte in serie debbano ancora essere avvertite e probabilmente costituiranno un problema nei prossimi mesi e anni.

D: Quali consigli e suggerimenti si sente di dare ai player del settore dei tessuti non tessuti?

R: Il mio consiglio è di rimanere “aggressivi” e concentrarsi sulle aree dove la propria azienda è capace di offrire qualità e valore. L'inseguimento del volume marginale è una strategia rischiosa. 

Ridimensionate la vostra azienda nel modo corretto, sfruttate la tecnologia e concentrate le vostre energie sulla soddisfazione della più ampia base di clienti possibile grazie all'eccellenza dei vostri servizi. Assicuratevi di bilanciare il più possibile efficienza e flessibilità. È inoltre importante tenere presente che i migliori investimenti tecnologici  vengono effettuati con l'obiettivo di potenziare le persone anziché sostituirle.

Per ulteriori informazioni su come A.Celli può aiutarti ad aumentare la produzione di materiali TNT per la realizzazione di DPI, contattateci per una consulenza gratuita.

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